“Siamo pronti ad un nuovo sciopero se Ntv non aprirà un confronto serio con il sindacato sui tanti nodi lasciati aperti in seguito all’accordo siglato alcune settimane fa sul taglio del costo del lavoro”. Il segretario generale Fast Confsal, Pietro Serbassi, riapre le ostilità con l’azienda privata dell’alta velocità annunciando un’altra astensione dal lavoro, dopo quella del 10 aprile che ha portato alla firma del contratto di solidarietà, per il prossimo 3 giugno.
Dopo l’inutile pantomima del 5 maggio, di cui vi abbiamo dato resoconto nell’ultima informativa, le aspettative che, ormai a distanza di un mese dalla stipula dell’accordo sulla solidarietà, si potesse cominciare a risolvere qualcuno dei tanti problemi gestionali e normativi che affliggono il personale di ntv, a cominciare da quello in giro sui treni, erano veramente tante.[...]
Era nell’aria, il triste spettacolo della riunione del 5 maggio u. s. con ntv incapace di fornire la benché minima risposta su nulla di diverso dal siparietto preconfezionato e parziale, doveva farlo presagire, ma la speranza, almeno dicono, è l’ultima a morire[...]
Nulla più di quanto dice il Principe di Salina, ne Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, può meglio sintetizzare l’avvio degli incontri previsti dagli accordi sindacali lo scorso 17 aprile.
Riunioni nelle quali si dovevano affrontare e risolvere gli urgenti problemi gestionali e d’applicazione contrattuale che tanto gravano sui dipendenti ntv e particolarmente sul personale d’esercizio certificato. In buona sostanza tutti quei problemi che hanno ormai esasperato il personale ma che fino adesso sono stati sacrificati dall’urgenza di risolvere i terribili temi occupazionali che affliggono l’azienda[...]
Inizia ora il confronto sulle tematiche gestionali:
Ieri, venerdì 17 aprile, si è chiusa un importante fase del confronto con la dirigenza di NTV, avviando formalmente quel percorso di risanamento e rilancio aziendale, sbandierato dal nuovo AD fin dal suo insediamento ma che, fin’ora, non aveva non aveva acquistato un minimo di credibilità.[...]