T.U.A. spa, la nascente azienda unica per il TPL abruzzese, ha previsto nel proprio Piano Industriale operazioni di recuperi chilometrici ed economici senza tener conto delle oggettive necessità dei vari territori della Regione.Ci sono aree, come la Marsica e più in generale la provincia aquilana, che saranno colpite pesantemente da tali operazioni. Non minori i danni previsti nella provincia teramana ed in linea di massima in tutta la zona interna della Regione attraverso la soppressione e l'affidamento di centinaia di corse di TPL (Trasporto Pubblico Locale) definite "marginali" dal documento politico-aziendale.Operazioni che lasceranno intere comunità prive dei servizi di trasporto pubblico, mentre in altre realtà si è programmato uno sviluppo dei servizi tale da rendere i cittadini della Regione Abruzzo discriminati a seconda della propria appartenenza territoriale. Un Abruzzo a due velocità con la parte costiera privilegiata da mezzi a metano appena acquistati, dal Biglietto Unico tra i vettori presenti sul territorio a prezzi vantaggiosi, da una implementazione dei servizi di trasporto e di conseguenza del personale ed invece, nella parte interna della Regione, mezzi fatiscenti, carenza di personale, tagli ai servizi e bigliettazione penalizzante per gli utenti. Inoltre verranno considerate come linee Commerciali le tratte in direzione della Capitale Roma con ulteriori svantaggi per l'utenza marsicana in termini economici poiché non sarà più possibile acquistare abbonamenti a prezzi contenuti.Una situazione inaccettabile che la FAST non ha temuto di portare sotto gli occhi degli amministratori locali marsicani nella Conferenza dei Sindaci dello scorso 17 Giugno ad Avezzano dove le parole del Sottosegretario alla Presidenza della Regione con Delega ai Trasporti Dott. Camillo D'Alessandro avevano illuso definendo quel Piano Industriale una "bozza rivedibile", parole ben presto dimenticate seppur dette davanti alla totalità dei Sindaci della Marsica ed alle RSA di tutti i sindacati dei Trasporti territorialmente competenti.Il 21 Luglio prossimo gli operatori settoriali incrocieranno le braccia per 4 ore dalle 9.30 alle 13.30 come prima forma di protesta e per evidenziare agli occhi della politica territoriale e di quella regionale eletta anche dai marsicani, i gravi danni all'economia territoriale che l'applicazione di tali operazioni di recupero causerà e per rendere consapevoli le centinaia di migliaia di utenti del Trasporto Pubblico Locale di come il loro diritto alla mobilità sia in serio pericolo.